Un anno senza denaro

Un anno senza denaro.
Carolien Hoogland racconta la sua esperienza

Ritorno ancora sul tema del vivere senza soldi. 

Presento qui una conferenza, tenuta da Carolien Hoogland, presso l’Università Erasmus di Rotterdam, che mi ha molto entusiasmato e per questo vorrei appunto condividerla coi lettori del blog.
Carolien Hoogland racconta la sua esperienza estremamente interessante che potrà farci riflettere: ha vissuto per un anno senza l’uso del denaro.
Si tratta di un argomento che suscita molto interesse in questi anni di crisi sia economica ma anche sociale, politica e relazionale. Ne avevamo già parlato qui: è possibile vivere senza soldi?

Chi è Carolien Hoogland? 

È una Action Researcher, ossia una professionista che coopera con le comunità per facilitare la soluzione dei problemi. Si è formata in Studi Ambientali, con l’idea di utilizzare le scienze sociali per comprendere il comportamento sostenibile. Ha un Dottorato di Ricerca in Psicologia Ambientale (Vrije Universiteit Amsterdam), usando metodi di ricerca classici, ha potenziato la sua motivazione per capire il cambiamento attraverso nuovi metodi come la ricerca partecipativa.
Nel 2008 entra a far parte del Dutch Research Institute for Transitions ( DRIFT ) presso l’Università Erasmus. Ispirata dalle persone e dal modo di pensare presso l’Istituto, Carolien ha intrapreso un esperimento personale: nel 2010 ha vissuto al di fuori del sistema monetario, guadagnandosi il cibo e altre sue necessità attraverso il baratto. L’anno si è rivelato molto proficuo, con molti insegnamenti di serendipità sulla sua vita e sul lavoro, la nostra economia, e le dinamiche sociali .
Carolien vive a Rotterdam, è madre di Max e Maya e moglie di Erwin. Attualmente conduce un progetto di ricerca sulla transizione energetica , in collaborazione con le associazioni di proprietari di casa .
 
Un primo aspetto che mi ha colpito e che accomuna un po’ tutte queste esperienze di vita alternativa e senza l’uso dei soldi, è il fatto che diventano molto ricche di relazioni e di vita sociale: lo scambio promuove le relazioni, dunque?
Una seconda cosa che mi viene in mente è che molte di queste esperienze son fatte e testimoniate da donne, che vivono in paesi molto ricchi, spesso nel nord europa.… che sia una coincidenza? 
Voi che ne pensate?
Una terza riflessione, riguarda proprio il tentativo di sistematizzare all’interno delle scienze sociali queste esperienze e forme di convivenza alternative: mi dà la sensazione che il futuro sostenibile passerà anche da qui. Che cosa ne pensate, siete d’accordo?

Il video della conferenza al TEDxErasmus.

Qui invece un altro video-intervista sulla esperienza di Carolien e su cosa significa vivere in modo sostenibile.

Pubblicato originariamente su Psiche&Dintorni il 02.06.2014

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