Psichiatra, Psicologo o Psicoterapeuta?
Che confusione!
Ecco dunque alcune indicazione per orientarsi nel mondo delle offerte e dei servizi PSI. In effetti, nonostante gli operatori del settore la diano per scontata, spesso non è così chiara la distinzione tra Psichiatra, Psicologo, Psicoterapeuta.
Lo Psicologo è uno professionista laureato in Psicologia, iscritto all’Albo degli Psicologi della sua regione, afferente all’Ordine Nazionale degli Psicologi Italiani. La sua formazione prevede un corso universitario quinquennale (tre più due), dunque una laurea specialistica, cui fa seguito un tirocinio di due semestri (un anno) e il superamento di un esame per l’abilitazione professionale. La professione dello psicologo è regolamentata dalla legge n. 56/1989.
Che cosa fa lo Psicologo?
Fa molte cose, non necessariamente nell’ambito clinico.
Può lavorare nel campo educativo e pedagogico, può lavorare nel campo del lavoro e delle organizzazioni, può occuparsi di ricerca di base. Questo a seconda degli studi compiuti e delle esperienze fatte.
Nell’area clinica, lo psicologo può somministrare test psicodiagnostici, formulare diagnosi psicologiche, elaborare progetti di intervento, fornire consulenze e sostegno psicologico. Ma, attenzione: non può fare psicoterapia! Questo perché per fare lo psicoterapeuta, lo psicologo, dopo l’iscrizione all’albo, deve frequentare una scuola di specializzazione di almeno quattro anni (riconosciuta dal M.I.U.R.).
L’albo degli psicologi fornisce l’informazione se l’iscritto sia o meno abilitato all’esercizio della psicoterapia. Ad ogni modo, in nessun caso lo psicologo può prescrivere farmaci, a meno che non sia un medico, specializzato in psicologia clinica.
Lo Psichiatra invece è un medico, specializzato in Psichiatria. Dunque in quanto medico, se lo reputa necessario può prescrivere psicofarmaci. In generale, in quanto specialista in psichiatria, lo psichiatra può effettuare la psicoterapia. Ma spesso molti psichiatri scelgono di frequentare una scuola di psicoterapia per approfondire e affinare la loro preparazione.
Dunque, Psicoterapeuta è uno psicologo o medico, non necessariamente psichiatra, che ha conseguito la specializzazione quadriennale in una scuola di psicoterapia riconosciuta dal MIUR.
Effettivamente, si tratta di una preparazione specialistica altamente professionalizzante e molto rigorosa che garantisce la formazione di professionisti qualificati e preparati.
Di scuole e di orientamenti ve ne sono tanti e credo che ogni professionista debba scegliere quello che maggiormente si adatta al suo stile personale. Ho conosciuto e lavorato con professionisti di diversa formazione e di diverso orientamento e mi sento di dire che tutti o quasi erano ben preparati e con un certo rigore. Certamente alcuni approcci sono più adatti e più efficaci per affrontare alcuni problemi di altri. Questa ricchezza, se da una parte confonde, dall’altra offre diverse opportunità. Ad esempio la psicoterapia ad orientamento comportamentale, associata ad una adeguata terapia farmacologica sono particolarmente efficaci e considerate di prima scelta nel trattamento dei disturbi da panico. Ad ogni modo, ho visto casi di panico adeguatamente e efficacemente affrontati e risolti da colleghi di orientamento psicodinamico. Come sempre nel campo umano, le etichette servono a orientare ma non sono mai definitive!
Conoscendo le realtà lavorative in altri paesi, ho avuto modo comunque di constatare che l’Italia chiede molto ai suoi professionisti, mentre in altri paesi (Portogallo, Spagna, Stati Uniti, Francia) il livello di qualificazione non è così elevato e rigoroso, e dove uno psicologo è automaticamente anche psicoterapeuta!
Per altre informazioni sui diversi tipi di psicoterapia, segui il link; mentre in questa pagina, trovi informazioni più dettagliate sulle differenze tra psicoterapia, sostegno e consulenza.
Aggiungo qui invece un video sull’argomento, preparato da un da una collega, la dott.ssa Laura Pirotta, che trovo semplice, diretto ma completo.
Spenderei, infine, alcune parole sulla psicoanalisi e sulla nuova professione del Counselor, che si è da poco affacciato nel mercato.
Uno psicoanalista è un professionista afferente alla società italiana di psicoanalisi (SPI), che offre specifici programmi formativi. Chi vuole diventare psicoanalista, deve essere un medico o uno psicologo, dunque iscritto al rispettivo ordine d’appartenenza. La psicoanalisi è quindi un approccio psicoterapeutico all’interno delle diverse offerte che troviamo in questo campo.
Il counselor è invece colui che aiuta le persone a raggiungere degli obiettivi, a realizzare alcune parti inespresse di sé, a trovare nuove soluzioni a problemi che da soli non si riescono a superare. All’estero, soprattutto nei paesi anglosassoni, sono realtà professionali ben consolidate, molto meno in Italia dove è un po’ una lotta tra corporazioni e il campanilismo professionale è molto radicato. In effetti è in atto un’aspra controversia tra gli operatori psi e i Counselor e mi riservo di approfondire l’argomento in altra sede. Recentemente una sentenza del TAR del Lazio ha in effetti reso non praticabile la consulenza ( counseling) per chi non sia uno psicologo, iscritto all’albo. Per visionare la sentenza TAR (qui).
Ringrazio infine i tanti colleghi che si sono premurati di segnalare alcune inesattezze presenti in questo articolo, contribuendo ad una informazione più corretta e trasparente.
Qui sotto, invece, nella figura sono rappresentate graficamente le varie relazioni di interconnessione, di inclusione e di distanza tra le varie professioni PSI.
3 commenti su “Psichiatra, Psicologo o Psicoterapeuta?”
Una descrizione con molte inesattezze, tra le quali una anche molto grave e pericolosa: quella di counselor come professione. La Legge 4/2013 stabilisce che le Associazioni, rappresentanti di alcune categorie NON riconosciute come quella dei counselor, possono definirsi Associazione di Categoria… …prima di questa Legge la loro denominazione era di associazioni generiche o associazioni culturali. Le professioni VERE hanno Collegi e Ordini Professionali (che sono organismi pubblici e non associazioni private di categoria). Una Legge che riconosce una professione deve, prima di tutto, stabilire un iter formativo comune, che per i counselor non c’è!!! tanto è vero che quasi ogni associazione di counselor (e sono decine in Italia) stabilisce il proprio iter formativo: per esempio assocounselor stabilisce una formazione di tre anni per i propri iscritti, mentre l’Associazione Nazionale Counselor Professionisti -ANCOP riconosce il titolo anche con un corso di formazione di poche settimane.
Simona M.
Medico Chirurgo, Psichiatra
Grazie Simona,
per esserti fermata ed aver commentato con questo importante contributo
Vedrò di togliere le imperfezioni, riservandomi di verificare alcune informazioni!
In deroga a quanto previsto dall’art. 3 della L. 56/89, i Medici specialisti in Psichiatria o Neuropsichiatria possono richiedere l’annotazione nell’elenco degli Psicoterapeuti del proprio Ordine indipendentemente dall’aver effettuato la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia. Lo stesso vale, in virtù del D. M. del 24/07/06, per gli Psicologi specialisti presso le scuole di specializzazione di area psicologica. Nessuna norma di legge stabilisce comunque cosa sia la psicoterapia e di cosa si possa occupare. La norma indica che il professionista medico ed il professionista psicologo rilasciano entrambi prestazioni riconosciute come sanitarie, ovvero ascrivibili a diagnosi, cura e riabilitazione nel proprio ambito di competenza.