Natale è una ricorrenza cristiana ma affonda le sue origini nel mondo pagano classico e pre-classico, nelle feste che celebrano la vittoria della luce nel periodo più buio dell’anno.
Infatti, nell’emisfero boreale in questo periodo cade il solstizio d’inverno, celebrato da tutti i popoli antichi, soprattutto dai Romani, Celti, Germani e altre popolazioni indoeuropee. Inoltre, forse non è molto noto che la data di nascita di Gesù Cristo non è conosciuta e che fu scelto il 25 dicembre come data simbolica, che invece era la data di nascita del Sol Invictus, Dies Natalis Solis Invicti, culto romano di origini orientali e molto diffuso al tempo in cui quello cristiano fu reso prima lecito e poi imposto come ufficiale e unico, nell’impero romano.
Sul piano simbolico e per quanto riguarda le sue radici, il Natale è dunque una festa di rinascita dal buio del periodo invernale. Non è un caso che in questo periodo dell’anno si celebra anche Santa Lucia, il cui nome evoca la luce. E ancora Santa Claus non è altri che san Nicola di Bari, che cade invece il 6 dicembre: Babbo Natale ne è solo un’interpretazione recente, che la Coca Cola ha poi diffuso nel mondo.
È interessante come anche gli antichi romani in questo periodo dell’anno festeggiassero e celebrassero una serie di ricorrenze e riti legati al mondo rurale. Infatti dal 17 al 24 si festeggiavano i Saturnali in onore di Saturno, dio dell’agricoltura, durante i quali avvenivano scambi di doni e sontuosi banchetti.
Quindi festa della famiglia, della luce, dell’agricoltura, della nascita e della rinascita, soprattutto. Perché non approfittarne per rinsaldare amicizie e legami affettivi? E come sopravvivere all’abbuffata consumistica? E ancora, esiste oggi la possibilità di passare un Natale senza stress?
Ecco alcuni suggerimenti: per un Natale Stress-free.
Volenti o nolenti, il Natale è la festa della famiglia e, immagini del Mulino Bianco a parte, la famiglia, soprattutto allargata, non è mai quel crogiolo di gioia, amore e armonia che spesso vorremmo che sia. Al contrario, il più delle volte riattiva vecchi e nuovi conflitti, se non addirittura risentimenti o rancori, oltre al piacere di stare insieme, certo, nella migliore delle ipotesi.
C’è poi la corsa al regalo: il Natale oltre a essere la festa della famiglia è la festa del consumismo sfrenato, tanto più stressante, quanto più i soldi scarseggiano.
Dunque, direi che questo prolungato periodo di crisi potrebbe essere un’ottima opportunità per ridurre il livello di stress e di spreco, rendendo il Natale un Natale liberato dal regalo, gift-free. Liberandoci dall’obbligo di regalare cose per lo più inutili, paccottiglia, spesso non gradita, che contribuisce allo spreco e alla insoddisfazione, tutti saremo, io credo, un po’ più rilassati.
Dunque, a parenti amici quest’anno io direi: basta regali!
Regala presenze e non presenti!
Riserverei i regali solo per i bambini e magari regali utili ed educativi il più possibile. In alternativa proporrei il regalo creativo a costo zero: fatto con le tue mani oppure anche riciclato, basta che lo espliciti, ecco.
Regala un gesto d’affetto e regala la tua presenza. È sempre molto preziosa, non lo credi? Eventualmente regala dei libri, regala conoscenza. Ecco i nostri suggerimenti.
Infine c’è lo stress a tavola, che molto sinteticamente liquiderei con una parola: moderazione!
Moderando la quantità di cibo, magari a favore della qualità, ne ricaveremo un sollievo sia sul piano economico, che sul piano della salute e della forma fisica.
Infine, ecco il mio suggerimento di film natalizio, classicone ma non cine-panettone, un capolavoro: “Parenti Serpenti” di Mario Monicelli.