Lo stress e i suoi falsi miti. Alcuni falsi miti circondano il concetto di stress. Sfatarli ci può permettere di capire meglio i nostri problemi per affrontarli più efficacemente. Vediamo quali sono questi miti.
Lo stress è lo stesso per tutti. Completamente falso. Ciò che è stressante per una persona può o non può esserlo per un’altra; ognuno di noi risponde allo stress in un modo completamente diverso. Ognuno di noi vive come stressanti alcune situazioni e non altre, a seconda della propria storia, del momento in cui si trova, e delle proprie risorse o capacità di far fronte alle difficoltà.
Lo stress è sempre negativo. Secondo questa visione, zero stress ci rende felici e sani. Niente di più sbagliato. Per la condizione umana lo stress è un po’ come la tensione per una corda di violino: se la corda è poco tesa, la musica sarà opaca e ruvida; mentre se è troppo tesa, rischierà di rompersi e la musica ne risulterà stridula. Lo stress può essere una morsa infernale o il sale della vita. La questione, in realtà, è come gestirlo. Lo stress gestito adeguatamente ci rende produttivi e attivi; lo stress mal gestito ci fa male e addirittura ci può fare ammalare.
Lo stress è ovunque, quindi non ci si può fare nulla. Non è così. È possibile pianificare la vita in modo che lo stress non ci sovrasti. Questo implica una definizione delle priorità e di affrontare i problemi semplici in prima battuta, andando poi a difficoltà sempre più complesse. Quando lo stress è mal gestito, è difficile capire quali sono le priorità. In questo caso, tutti problemi sembrano essere uguali e lo stress sembra essere ovunque.
Le tecniche più popolari per ridurre lo stress sono le migliori. Anche in questo caso, non è necessariamente così. Non esistono tecniche di riduzione dello stress universalmente efficaci. Siamo tutti diversi, le nostre storie e le nostre vite sono diverse, le nostre situazioni sono diverse, e dunque le nostre reazioni sono diverse.
Niente sintomi, niente stress. L’assenza di sintomi non significa l’assenza di disagio. Togliere i sintomi insomma non aiuta: camuffare i sintomi con i farmaci può privarci dei segnali necessari per ridurre la pressione sui sistemi fisiologici e psicologici.
Solo i principali sintomi richiedono attenzione. Questo mito implica che i sintomi “minori”, come ad esempio mal di testa o acidità allo stomaco, possano essere tranquillamente ignorati. I sintomi minori di stress sono i primi avvertimenti che che c’è un problema da affrontare e che hai bisogno di fare un lavoro adeguato per ridurre o gestire lo stress.
Articolo tratto da : APA HelpCenter
Riferimenti bibliografici: “The Stress Solution” by Lyle H. Miller, PhD, and Alma Dell Smith, PhD.
Vedi anche La reazione di stress vista da vicino