DOPO IL LOCKDOWN

Dopo il Lockdown, verso l’apertura…

Dalla fine di febbraio ai primi di giugno sono stati mesi molto difficili, per chi ha visto da vicino la malattia, soprattutto per chi ne è stato colpito direttamente o indirettamente. Siamo tutti stati, comunque, esposti a una profonda angoscia di morte, in particolare chi ha lavorato nel servizio sanitario: medici, infermieri e operatori tutti.

È stato difficile anche per chi ha subito il lockdown e dunque è dovuto stare in uno stato di isolamento per un lungo tempo; per chi ha dovuto riadattarsi a lavorare da casa, con grande spirito di flessibilità. È stato difficile soprattutto per chi ha perso il lavoro e per chi ha subito onerose perdite nella sua attività economica.

Per vari motivi e a diversi livelli, è stato difficile per tutti. Gli esperti sono tutti concordi nel valutare che gli effetti di questa pandemia si sentiranno a livello psicologico a lungo termine con vari disturbi: dal post traumatico da stress per chi è stato esposto a situazioni traumatiche o ha subito un lutto; a problemi relativi all’adattamento per chi deve ricominciare ad affrontare la quotidianità in qualche modo adattandosi a una situazione completamente diversa.

Le difficoltà psicologiche della ripresa

In marzo l’OMS ha emesso un allert rispetto a una serie di categorie vulnerabili che potrebbero sviluppare un disturbo post traumatico da stress: anziani, bambini, giovani isolati e coloro che hanno subito perdite sia in termini di lutto che di lavoro, insieme alla categoria dei operatori sanitari che però ha una buona capacità di resistere a questo tipo di stress ed è di base piuttosto resiliente. Ha anche dato delle linee guida di intervento per queste problematiche.

Ma in generale anche la nostra vita sociale è cambiata radicalmente e dopo il locdown dobbiamo riprendere i contatti sociali gradualmente e con un distanziamento sociale un tempo impensabile.

Ansia depressione e apatia o, al contrario, eccitamento e agitazione possono essere segnali che ci dicono di una difficoltà ad affrontare tutto ciò. Il disagio può essere più o meno palpabile anche in questa fase di riapertura.

Se senti di aver bisogno di chiarirti e di parlare con qualcuno che possa aiutarti in questo momento così delicato, chiedi una consulenza gratuita a distanza (via telefono o video-chiamata) attraverso questa richiesta di contatto:

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