Storie di Neanderthaliani e di immigrati

Ripropongo un libro di cui parlai tempo fa sul blog Psiche&Dintorni: si tratta di “Europei senza se e senza ma: Storie di neanderthaliani e di immigrati” di Guido Barbujani, edito da Bompiani.

Ricostruzioni dell’ aspetto di Homo di Neanderthal.

Ho iniziato a leggere questo libro di Barbujani per una serie di motivi, primo tra tutti il mio interesse per la paleoantropologia. Poi il titolo lo trovavo curioso e intrigante, avevo appena letto alcuni articoli divulgativi che parlavano dell’ipotesi suggestiva, secondo la quale l’uomo europeo avrebbe origine in qualche modo anche dall’uomodi Neanderthal: ipotesi senza dubbio affascinante e intrigante! In effetti pare che Neanderthal fosse chiaro di pelle biondo o rossiccio di capelli, con occhi azzurri e essendo tali caratteri prettamente europei, l’equazione è presto fatta! Ma la lettura di tale saggio si è rivelata molto più intrigante e interessante, soprattutto molto meno scontata delle premesse che mi hanno portato a leggerlo.

Questo libro è un affascinante viaggio nel tempo, alle radici della umanità ma si pone anche una serie di quesiti ai quali cerca di dare delle risposte. Innanzitutto chi sono i veri europei oggi? È presto detto: coloro che vivono in Europa; ma da dove vengono gli europei? Ecco che ci troviamo qua in un terreno molto scivoloso: insomma pare che saremmo in fondo tutti africani, molto più di quanto crediamo; pare che il signor Neanderthal abbia lasciato ben poco nel nostro sangue e nei nostri geni e pare che le questioni genetiche siano molto più complesse di quanto immaginiamo noi, non addetti ai lavori, ma pure i genetisti stessi! Le poche certezze riguardano il fatto che nel genere umano il concetto di razza non ha senso, insomma le razze non esisterebbero attualmente, essendo anche la variabilità all’interno delle popolazioni stesse, molto elevata.Ciò che colpisce è la ricchezza della materia trattata con elevato rigore scientifico e uno stile impeccabile ma coinvolgente: insomma un libro che possono leggere gli addetti ai lavori e non. Infine, la cosa che ho trovato straordinaria è questo salto che ci viene chiesto di fare, non solo dal nostro eurocentrismo ma anche dal nostro provincialismo culturale e personale.
Nonostante si tratti di un saggio, è una lettura avvincente e appassionante, in grado di darci una grande lezione di umanità, intesa nel suo senso più ampio!

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Nota sull’autore:

Guido Barbujani ha lavorato nelle Università di Padova, Bologna, State of New York a Stony Brook e Londra; attualmente insegna Genetica all’Università di Ferrara. Tra i suoi libri: “Questione di razza” (Mondadori, 2003), “Dilettanti. Quattro viaggi nei dintorni di Charles Darwin” (Sironi, 2004) e, con Pietro Cheli, “Sono razzista ma sto cercando di smettere” (Laterza, 2008). Con Bompiani ha pubblicato “L’invenzione delle razze” (2006) ed “Europei senza se e senza ma” (2008).

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