Report Europeo sulle droghe 2016

Report Europeo sulle droghe 2016: come ogni anno in primavera l’EMCDDA pubblica il report europeo sul consumo delle droghe. Sì, perchè dimentichiamo che l’EU è anche questo: ricerca, monitoraggio, studio in vari settori. Per quanto riguarda l’osservatorio delle droghe, l’EMCDDA è uno organismo con sede a Lisbona e che ha un’attività molto seria e preziosa per gli addetti ai lavori.

Riporto il video in inglese qui sotto, che è la sintesi del documento originale, un bel volume corposo ma che trovate anche in italiano e vi segnalo quali sono i punti che trovo salienti e nello stesso tempo preoccupanti.

Quali le novità nella realtà delle droghe in Europa?

Il mercato illegale delle droghe continua a essere fiorente, con nuove e vecchie sostanze d’uso, insieme all’abuso di farmaci. Continua la modalità del poliabuso; le droghe sono spesso prodotte in EU e sono sempre più pure e potenti.

La cannabis continua a essere la droga più utilizzata in EU e conta la fetta più ampia del mercato illegale delle droghe. Un europeo su quattro l’ha usata almeno una volta nella vita. Al momento è la sfida più importante per il contrasto alle droghe.

Per quanto riguarda l’uso degli stimolanti, vi sono delle differenze regionali: il sud Europa con la Gran Bretagna predilige l’utilizzo della cocaina, mentre il nord amfetamine e altre droghe stimolanti sintetiche.
La cocaina è lo stimolante illegale maggiormente diffuso.
L’MDMA (extacy) sta conoscendo un nuovo revival come droga stimolante. È stimata come la più utilizzata tra i giovani adulti, viene assunta con varie modalità: pasticche, polvere, cristalli (inalati). In alcune città si è trovato un considerevole aumento di residui di MDMA nelle reti fognarie. Questa droga sta diventando alla moda nelle occasioni sociali. È necessario individuare i nuovi utilizzatori con azioni di prevenzione e risposte di riduzione del danno.

Si è riscontrato un aumento delle richieste di trattamento per problemi connessi con l’utilizzo di amfetamine. Cresce l’utilizzo endovenoso di stimolanti come le amfetamine e catinoni. Questo comporta una recrudescenza dei rischi per malattie come l’HIV, associati anche a comportamenti sessuali a rischio. È necessaria pertanto una collaborazione tra i servizi per le tossicodipendenze e quelli che si occupano della salute sessuale.

Aumenta la disponibilità e l’offerta delle nuove sostanze psicoattive (NPS): cannabinoidi e oppioidi sintetici, i cui effetti potenziali sono largamente sconosciuti ma potenzialmente molto dannosi.

Gli oppiacei non sono una realtà di consumo emergente ma sono quelli che hanno visto più ricoveri ospedalieri e più morti per overdose.

 

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